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Comunicato stampa del 4 Novembre 2016

Domani in via Etnea a Catania, accanto l’ingresso della “Villa Bellini”, il secondo appuntamento della campagna referendaria del Comitato “Lavoratori per il No”, della Ugl

 

Si terrà domani, sabato 5 novembre 2016, a partire dalle 9 in via Etnea a Catania accanto l’ingresso della “Villa Bellini”, il secondo appuntamento della campagna nazionale del Comitato “Lavoratori per il No” della Ugl, in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 Dicembre. Dopo il successo della prima giornata, che si è svolta lo scorso 22 ottobre in oltre 50 piazze d’Italia, l’iniziativa “10milakmperilno” riprende a grande richiesta per dare voce alle istanze ed alle preoccupazioni giunte dai tanti lavoratori sempre più vessati dalle riforme del governo Renzi, ma anche certi che gli esiti che l’attuazione della riforma Boschi avrà sul mondo del lavoro, saranno assolutamente negativi in termini di tutela dei diritti. Nel contesto i volontari del Comitato saranno in strada per distribuire un interessante opuscolo appositamente redatto per far conoscere agli elettori le ragioni del No.

Comunicato stampa del 2 Novembre 2016

Social mob dei medici precari siciliani, Lanteri, Guglielmino e Urzì (Ugl): “Condividiamo la protesta. Ospedali ko, anche a Catania. Roma e Palermo diano risposte” 

“Condividiamo appieno la protesta dei giovani medici siciliani, aderendo anche noi al social mob messo in atto quest’oggi.” Lo dichiarano il coordinatore nazionale del settore docenza e dirigenza della federazione Ugl università, Raffaele Lanteri, il segretario regionale della federazione Ugl Medici Aurelio Guglielmino ed il segretario provinciale di Catania della federazione Ugl sanità Carmelo Urzì, che già da diverso tempo hanno sposato la causa dei numerosi precari della sanità siciliana che, da mesi, attendono l’immissione in ruolo pur essendo vincitori di concorso. “Hanno ragione le associazioni del comparto medico, che oggi protestano, a dire che la sanità è morta chiedendo il commissariamento dell'intero settore amministrativo regionale, la rimodulazione della rete ospedaliera e la stabilizzazione dei precari e lo sblocco dei concorsi. Ci associamo al grido di dolore di una generazione privata dei propri diritti dal pressappochismo della burocrazia e dall'inerzia della politica regionale. Professionisti stanchi del continuo ping pong che non produce alcuna soluzione, donne e uomini che continuano ad impegnarsi pur continuando a vivere nel precariato. Lottiamo insieme a loro perchè possano finalmente essere definitivamente assunti, affinchè si possano colmare le croniche carenze che presentano le nostre strutture ospedaliere. Mentre la popolazione continua ad aumentare, anche in relazione all'accoglienza dei numerosi migranti, gli ospedali rimangono sempre a corto di personale e fuori c'è un'intera schiera di professionisti pronta a prendere servizio. Cosa si sta aspettando ancora - si chiedono Lanteri e Guglielmino - di fronte ad una situazione di sofferenza del genere, che a Catania sta per esplodere? Chiediamo per l'ennesima volta al governo nazionale ed al governo regionale risposte chiare ed inequivocabili, per porre la parola fine ad un'attesa così lunga.”  

Comunicato stampa del 29 Ottobre 2016

Sale la tensione tra i lavoratori del Centro catanese di medicina e chirurgia minacciati di licenziamento, Urzì (Ugl): “No ai licenziamenti, chiediamo l’intervento del Prefetto.”

Con il passare dei giorni aumenta sempre di più la tensione tra i lavoratori del Centro catanese di medicina e chirurgia di Catania, 17 con la qualifica di ausiliario socio-sanitario e 2 dietiste, che dal 17 ottobre scorso sono protagonisti di una procedura di licenziamento collettivo. Nonostante una riunione in sede aziendale, come previsto dalla legge, il lungo braccio di ferro avviato con la casa di cura privata etnea sta logorando i dipendenti oggetto della vertenza, peraltro in stato di agitazione da giorno 21, che hanno già annunciato un sit-in davanti la struttura ospedaliera e la Prefettura per il prossimo 9 novembre. Intanto la dirigenza del Centro ha convocato una nuova riunione per mercoledì 7, per riaprire la trattativa in merito all’esame congiunto in sede aziendale per la riorganizzazione e rimodulazione dell’attività della casa di cura. “In quella sede ribadiremo, ancora una volta, il nostro deciso no affinchè vengano tutelati i livelli occupazionali – dichiara il segretario della federazione provinciale Ugl sanità. Questi licenziamenti per noi sono illegittimi perché non è possibile per una struttura, accreditata con il Servizio sanitario regionale, esternalizzare una figura specifica come quella dell’ausiliario socio-sanitario, né tantomeno si può pensare di cedere questi lavoratori ad una impresa esterna abbassando la loro qualifica, acquisita dopo diversi anni di esperienza. Per questo motivo, rivolgiamo l’ennesimo accorato appello al Prefetto di Catania, all’Assessore regionale della Salute, al direttore generale dell’Azienda provinciale sanitaria di Catania ed al direttore della Direzione territoriale del lavoro di Catania di convocarci con urgenza per spiegare le ragioni di questo timore che, ogni giorno, diventa più concreto. Chiediamo alle istituzioni una mano d’aiuto, perché a questi operatori non sia negato il diritto a continuare a lavorare nella qualifica e nelle mansioni cui sono ancora oggi preposti.”

Comunicato stampa del 27 Ottobre 2016

Stamane a “Riscossione Sicilia” incontro sulla vertenza notificatori. Catalano (Ugl): “In attesa di un vertice in Prefettura, condividiamo la proposta del presidente Fiumefreddo.”  

Continua a tenere banco a Catania e nell’intera provincia la vertenza dei postini di “Olimpia” società che, tramite il Consorzio stabile “Olimpo”, gestisce il servizio di notifica delle cartelle esattoriali. Un nuovo capitolo della lunga querelle si è infatti tenuto questa mattina nella sede etnea della partecipata regionale, dove il presidente Antonio Fiumefreddo ha convocato le parti in causa per trovare una soluzione al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori, da oltre 6 mesi. All’appuntamento si è presentata soltanto la Ugl, con in testa il segretario provinciale del comparto Terziario, Carmelo Catalano, accompagnato da due rappresentanti sindacali aziendali. Assenti invece Consorzio e azienda che, contattati telefonicamente, hanno dato il loro assenso a chiedere un incontro urgente al Prefetto di Catania allo scopo di avviare un percorso congiunto per la realizzazione di un piano di rientro dell’enorme debito accumulato da “Riscossione” nei confronti della ditta appaltante, con il conseguente versamento degli arretrati ai dipendenti. Una proposta, quella formulata dal presidente Fiumefreddo, che prevede l’immediato pagamento del 50% delle fatture emesse dal Consorzio stabile, ed una seconda trance da concordare davanti al Prefetto. “Apprezziamo il nuovo intervento dell’amministratore di “Riscossione Sicilia” che di certo servirà quantomeno ad alleviare le ingenti difficoltà che stanno vivendo gli operatori della società di poste private. Accogliamo positivamente anche la disponibilità della stessa azienda di ricominciare a pagare lo stipendio di qualche mese in attesa dell’accordo conclusivo che dovrà vedere la chiusura dell’intera partita entro al massimo la fine di gennaio del prossimo anno – dichiara Catalano. A questo punto, continuando a mantenere alta l’attenzione per il compimento di questo primo passo, auspichiamo che sua eccellenza il Prefetto ci convochi al più presto allo scopo di porre fine a questo calvario per le 35 famiglie dei notificatori che da troppo tempo attendono risposte certe e non sanno più cosa fare per tirare a campare.”

Comunicato stampa del 25 Ottobre 2016

Sit-in di protesta della Ugl trasporto aereo stamani, davanti al deposito Carboil a “Fontanarossa” contro il licenziamento del dirigente sindacale Salvatore Mirabella

E’ stata una protesta forte, ma allo stesso tempo pacifica, quella che stamane la Ugl Trasporto aereo ha messo in atto proprio davanti il deposito della “Carboil” a pochi passi dall’aeroporto “Vincenzo Bellini” di Catania. Un sit-in organizzato a seguito del licenziamento, da parte della stessa azienda, del dirigente sindacale Ugl Salvatore Mirabella “reo” di aver denunciato le disparità e discriminazioni tra lavoratori impiegati nella medesima mansione nell’ambito dello stesso aeroporto, oltre alle gravi carenze rilevate all’interno del deposito catanese in ordine alla sicurezza ed alla salubrità dei luoghi di lavoro, nonché al clima di terrore instauratosi tra i dipendenti, che svolgono attività assai delicate, con l’emanazione di provvedimenti disciplinari. “Chiediamo alla società il reintegro del nostro sindacalista, vittima dell’ennesima procedura che riteniamo illegittima – afferma il segretario provinciale della federazione Trasporto aereo Mario Marino. Non c’è infatti alcun presupposto, a nostro avviso, per licenziare un lavoratore solo perché ha svolto l’attività sindacale con scrupolo e nel pieno interesse di tutti i lavoratori impiegati nel sito produttivo di Catania. Quello di oggi – aggiunge Marino – è anche un sit-in per rivendicare il diritto di chi lavora ad operare in luoghi sicuri e salubri. Ed i dipendenti “Carboil” non possono continuare a lavorare sotto stress e pressione, provocati dall’azienda, con il rischio di causare danni ed incidenti in un settore così delicato come quello relativo alla movimentazione del carburante per gli aeromobili. Ci facciamo, dunque, portavoce del disagio dei numerosi operatori che invocano condizioni di tranquillità e sicurezza, ed inoltre chiediamo all’Enac di istituire un tavolo tecnico permanente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro all’interno della stazione aeroportuale etnea, affinchè possano essere effettuate tutte le opportune verifiche e venga salvaguardata l’incolumità di coloro che lavorano e dell’utenza che, di riflesso, gode dei servizi quotidianamente effettuati dai vari addetti allo scalo – conclude il segretario.” Infine solidarietà e vicinanza è stata anche espressa al lavoratore ed alla federazione Trasporto aereo anche dalla segreteria generale della Ugl, con in testa il segretario generale territoriale Giovanni Musumeci, che sostiene le ragioni della protesta odierna chiedendo l’intervento delle autorità competenti per la revoca del licenziamento e l’avvio di un confronto con l’azienda per la pronta ricerca delle soluzioni alle insufficienze lamentate sindacalmente in sede aziendale.

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