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Comunicato stampa del 13 Dicembre 2016.1

Sportello Unico Edilizia Catania, Musumeci (Ugl): “Ottima iniziativa mirata a semplificazione da noi sempre invocata. Chiediamo a Bianco di estenderla all’intera area metropolitana”

“La realizzazione dello Sportello Unico dell’Edilizia a Catania è un’ottima iniziativa che mira a semplificare sensibilmente le procedure per il rilascio di concessioni ed autorizzazioni. E’ una attività che ormai da molto tempo come sindacato richiedevamo, perché siamo convinti possa rappresentare un importante volano per la ripresa di un settore, oggi purtroppo in forte crisi, che così può tornare ad impiegare i numerosi addetti del settore presenti nella nostra provincia.” Lo dichiara a margine del convegno, che si è svolto stamane a “Palazzo della cultura” a Catania ed organizzato dall’assessorato comunale all’urbanistica, il segretario generale territoriale della Ugl di Catania. “Apprezziamo il passo in avanti voluto dall’assessore Salvo Di Salvo, con la speranza che possa diventare presto uno strumento messo in pratica da molti altri enti comunali nella nostra città metropolitana. Per questo, chiediamo al sindaco metropolitano Enzo Bianco di estendere e far condividere il servizio a quanti più comuni e possibili, così da creare un sistema di inserimento e gestione delle pratiche unico e ridurre a zero la burocrazia tutt’ora opprimente – conclude Musumeci.”

Comunicato stampa del 13 Dicembre 2016

Gravi disagi nei “Centri per l’impiego” catanesi, Ugl: “L’assessore regionale Miccichè si attivi per risolvere il problema e garantire servizi dignitosi a utenti e qualità del lavoro a dipendenti.”

“E’ disumano, disdicevole e fuori da ogni logica ciò che accade ogni giorno in tutte le sedi del “Centro per l’impiego”, che si trovano a Catania e in altri 12 centri della provincia etnea. Ci rivolgiamo all’assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Gianluca Miccichè, affinchè possa intervenire con urgenza per tirar fuori questi importanti uffici dalla condizione vergognosa in cui si trovano.” Lo affermano il segretario generale territoriale della Ugl catanese, Giovanni Musumeci, ed il coordinatore dei dipendenti regionale della federazione nazionale autonomie Maurizio Maccarrone, che nelle ultime settimane hanno ricevuto diverse segnalazioni da parte di numerosi utenti inferociti a causa soprattutto delle carenze logistiche, organizzative e strutturali che stanno emergendo in relazione ai servizi che queste strutture periferiche sono chiamati ad erogare. “Alle note difficoltà, che ormai lamentiamo da tempo, si sono aggiunti i disagi provocati dalla circolare del Ministero del lavoro e delle politiche sociali emanata il 23 dicembre dello scorso anno, che riguarda le indicazioni operative per l’applicazione del decreto 150/2015 sul riordino della materia delle politiche attive del lavoro – afferma il segretario Musumeci. Questo fa si che centinaia di beneficiari di ammortizzatori sociali, sin dalle prime luci dell’alba di ogni mattina si mettono in fila per “tentare la fortuna” di riuscire a consegnare i curriculum consegnati alle aziende, per dimostrare di essere alla ricerca di un lavoro e continuare in questo modo a godere dell’ammortizzatore riconosciuto. Il mancato adempimento, infatti, è motivo di interruzione dell’erogazione dello stesso sostegno economico. Oltre al danno, dunque, la beffa per questi lavoratori, in particolare tantissimi giovani, che non solo quotidianamente devono fare i conti con la cronica mancanza di lavoro, ma sono costretti anche a dover inseguire l’immane burocrazia. Forse con questo espediente il governo nazionale pensava di dover trovare un impegno a chi invece invoca una vera occupazione, provocando interminabili code e notevoli difficoltà all’interno degli uffici competenti, ma anche all’esterno dove la gente aspetta intere ore al freddo o al sole, piuttosto che sotto la pioggia e senza un minimo di sicurezza, rischiando pure di non riuscire ad entrare prima della conclusione dell’orario di apertura. Senza parlare poi – aggiunge Maccarrone – del singolare caso in cui si trovano i servizi regionali, che vivono nel degrado e nell’assoluta inadeguatezza e che da più di due anni si trovano senza linee telefoniche, né caselle di posta elettronica certificata. Una impresa, infatti, è quella di richiedere informazioni, contattare un ufficio o inviare un documento ufficiale.

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Comunicato stampa del 10 Dicembre 2016

Vendita illegale di artifici pirotecnici, Ugl: “Chiediamo l’intervento dei sindaco metropolitano a garanzia della salute e della sicurezza ei cittadini, e la tutela degli operatori regolari del settore.”

E’ da qualche anno uso e consuetudine per i comuni emanare, per il veglione di san Silvestro e per il Capodanno, un’apposita ordinanza per vietare l’accensione di artifici pirotecnici. Si tratta di una misura adottata, dopo le insistenti pressioni di alcune categorie sociali ed associative, per evitare l’annuale perdita di vite umane, il moltiplicarsi di feriti, proteggere gli animali domestici ed anche l’ambiente. Ed ogni volta sono sempre di più i primi cittadini pronti ad adottare questo provvedimento che, nonostante ciò, a parere della Ugl di Catania è ancora contraddittorio e non è servito in maniera incisiva ad affrontare seriamente la problematica a partire dal contrasto alla vendita dei materiali illegali. “Abbiamo notato come negli ultimi anni l’emanazione tardiva di una così importante ordinanza non ha avuto gli effetti sperati, ma al contrario ha fatto emergere tutte le contraddizioni possibili, danneggiando in primo luogo i numerosi operatori del settore che invece operano nella legalità. Sin dall’inizio, infatti, solo pochi giorni prima del veglione si è pensato soprattutto alla questione relativa all’utilizzo e mai al problema della vendita, quando ogni angolo delle strade dei nostri paesi, al contrario, veniva occupato da improvvisati venditori e gli stessi prodotti d’importazione venivano venduti anche in qualsiasi negozio. Ed i controlli da parte delle forze dell’ordine, seppur frequenti, non sono stati abbastanza e sufficientemente incisivi per sopprimere il fenomeno. Nella nostra area metropolitana l’impresa di costruzione e commercializzazione di fuochi d’artificio ad oggi impiega decine di lavoratori, mantenendo numerose famiglie che tra l’altro vantano una lunghissima e rinomata tradizione nel settore dell’intrattenimento pirotecnico. Per questo, a tutela dei numerosi impiegati di questo comparto, già peraltro da diversi anni in piena crisi, auspichiamo una netta inversione di tendenza, a cominciare da quest’anno, da parte delle istituzioni preposte nell’affrontare la tematica della vendita e dell’uso di questi materiali. Ci rivolgiamo al sindaco della città metropolitana Enzo Bianco, affinché convochi con estrema urgenza l’Assemblea metropolitana, organismo peraltro quasi mai convocato, alla presenza di Prefetto e Questore per concordare una strategia unitaria tra i comuni e le forze dell’ordine per il potenziamento del contrasto sul territorio alla vendita illegale degli artifizi contraffatti, troppo spesso causa di incidenti anche gravi, ed una maggiore uniformità nella redazione ed emanazione delle ordinanze, per salvaguardare la salute dei cittadini, così come anche auspicato dall’Associazione nazionale dei comuni.”

Comunicato stampa del 7 Dicembre 2016

Recenti aggressioni al personale della Motorizzazione civile di Catania, Ugl: “Chiediamo intervento Prefetto e Dipartimento a garanzia sicurezza dipendenti e continuità del servizio.”

“Chiediamo l’intervento del Prefetto di Catania ed un incontro urgente al dirigente del servizio provinciale Motorizzazione civile, perché nell’ufficio catanese del dipartimento regionale delle infrastrutture il clima è diventato insostenibile.” L’appello accorato giunge dalla federazione nazionale autonomie della Ugl di Catania, dopo le recenti aggressioni avvenute rispettivamente ai danni dello stesso dirigente e di un funzionario, da parte di utenti, perché “rei” di aver fatto il proprio dovere. Si aggiunge così un nuovo tassello alla vicenda già anticipata dalla stessa Ugl catanese, che alcune settimane fa aveva denunciato le enormi criticità in cui versa la struttura periferica tecnica a causa sia della forte emorragia di unità di personale, posto soprattutto in quiescenza, che della stringente mole di lavoro causata dalla burocrazia sempre più asfissiante, oltre alla crescente insofferenza, esasperazione ed all’insistente senso di sopraffazione che si sta generando negli utenti ogni giorno che passa. “Prima che sia troppo tardi e dagli accanimenti nei confronti del personale si passi a fatti ben più gravi, auspichiamo che vengano prese misure adeguate rafforzando il servizio di vigilanza interno, anche con l’ausilio di guardie armate ed esterno con una più fitta collaborazione con le forze dell’ordine, ed una riorganizzazione della struttura logistica degli uffici allo scopo di tutelare l’incolumità dei dipendenti, che continuano ancora a lavorare in un clima di terrore e di tensione e garantire la continuità dell’erogazione dei servizi.”  

Comunicato stampa del 6 Dicembre 2016

Crisi di governo, Ugl: “Più che allarmati per le sorti dei precari della sanità e degli enti locali. Il presidente Mattarella sia garante delle stabilizzazioni e della proroga delle graduatorie”

La crisi di governo che si sta generando a seguito del risultato del referendum costituzionale, apre un fronte caldo sulle numerose questioni rimaste irrisolte nell’ambito dell’intera regione, ed in particolare nella città di Catania. Tra queste la stabilizzazione delle migliaia di precari operanti negli enti locali e la proroga della scadenza delle graduatorie dei concorsi già espletati nel settore della sanità pubblica, che sembravano destinate ad essere rispettivamente inserite nella legge di stabilità e nel decreto cosiddetto “Milleproroghe”. Uno stop che adesso complica l’iter dei provvedimenti, la cui estrema necessità è stata rappresentata da più parti, compresa la Ugl che lancia forte un vero e proprio grido di allarme attraverso le federazioni di comparto. “Le notizie che giungono da Roma non sono delle migliori, perché il tempo stringe mentre tutto continua a tacere. Siamo più che preoccupati per il rallentamento dei lavori al Senato sulla finanziaria e l’assenza di notizie sulla redazione del “Milleproroghe”. Una ulteriore frenata potrebbe significare l’implosione dei Comuni che, non potendo assumere il personale precario a causa del netto taglio dei trasferimenti, si troverebbero a licenziare i lavoratori che oggi sono fondamentali all’interno delle piante organiche per i ruoli ricoperti in sostituzione dei dipendenti andati in pensione. A questo si aggiunge anche l’assoluta urgenza di autorizzare la proroga delle graduatorie dei concorsi per l’immissione in ruolo dei vincitori. Molti di questi, infatti, stanno già operando all’interno delle strutture ospedaliere con un contratto precario in scadenza a giugno 2017, mentre altri stanno aspettando di essere assunti. Un mancato posticipo della validità delle selezioni, dunque, rischierebbe di estromettere definitivamente questi ultimi e lasciare a casa gli attuali precari, alla scadenza del contratto, sguarnendo gli ospedali siciliani. Chiediamo al presidente della Repubblica, Bernardo Mattarella, che peraltro conosce bene la questione più volte esposta, di farsi garante con il governo dimissionario di questa impellente necessità, per assicurare l’adeguato funzionamento delle amministrazioni pubbliche e dei vari presidi ospedalieri siciliani, a cominciare da quelli presenti nell’area metropolitana etnea, ma soprattutto per dare certezza a migliaia di uomini e donne che in queste ore stanno vedendo messo seriamente a repentaglio il loro futuro.”

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