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Comunicato stampa del 22 Novembre 2016

Rilascio certificazioni Imo ai marittimi, la Ugl Catania incontra il comandante della Capitaneria di porto: “Necessaria proroga termini o perdita numerosi posti di lavoro.”

Incontro cordiale e proficuo questa mattina in Capitaneria di porto a Catania tra il comandante, contrammiraglio Nunzio Martello, il capo reparto tecnico – amministrativo della Capitaneria, comandante Fabrizio Coke, ed i rappresentanti della Ugl etnea rispettivamente Giovanni Musumeci, segretario territoriale, ed Arturo Baio segretario provinciale della federazione Ugl Mare. Motivo della riunione è stata preoccupazione di numerosi marittimi catanesi che devono ancora aggiornare il proprio profilo curriculare con la nuova certificazione internazionali Imo (International maritime organization). L’aggiornamento, infatti, deve essere convalidato entro e non oltre il 31 dicembre 2016, così come stabilito dalla convenzione internazionale Stcw, che in Italia è stata attuata soltanto pochi mesi fa. Dunque, il poco tempo a disposizione e la mole di documentazione da presentare, che gli uffici della Capitaneria locale è chiamata ad esaminare, stanno creando non poche difficoltà soprattutto ai lavoratori ancora oggi in navigazione. Per questo motivo la Ugl catanese ha rappresentato la necessità di una proroga urgente dei termini stessi che, anche se implica una sanzione per il governo italiano, almeno garantisce a tanti marittimi di ogni ordine e grado di adeguarsi. Dal canto suo il comandante Martello ha avuto modo di ricordare come, proprio a causa del notevole afflusso di richiedenti nel breve periodo, ha disposto il potenziamento dell’ufficio “Gente di mare” che sta esaminando una media di 50 pratiche al giorno per il rilascio della certificazione in questione, dando priorità alle istanze che sono corredate da lettera d’imbarco immediato. “Ringraziamo il contrammiraglio per averci ricevuto ed aver ascoltato il nostro grido di allarme, nonché per aver già provveduto a dar man forte ai dipendenti dell’ufficio competente con l’inserimento di ulteriore personale – affermano Musumeci e Baio. Ci siamo messi a disposizione per sollecitare ad ogni livello, fino a giungere al Ministero delle infrastrutture, le autorità politiche e governative affinchè diano corso a questa necessaria ed urgente proroga, per evitare il rischio di un’ennesima emorragia di posti di lavoro. Facciamo intanto appello – concludono i sindacalisti Ugl – dunque, perché questa problematica venga sin da subito affrontata, per affermare il diritto al lavoro dei numerosi dipendenti di un settore così importante per la nostra economia nazionale.”

Comunicato stampa del 18 Novembre 2016

Questa mattina a Catania la 16^ tappa della mobilitazione nazionale #10milakmperilNo, con la conferenza stampa del Comitato “Lavoratori per il No” della Ugl

Una sala conferenze gremita, quella dell’hotel “Mercure” di Catania che stamattina ha accolto il 16° appuntamento della mobilitazione nazionale #10milakmperilNo, organizzato dal Comitato “Lavoratori per il No” della Ugl in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. Un incontro che ha riunito attorno allo stesso tavolo esponenti del sindacato e del mondo politico, a cominciare dal vice presidente della X commissione lavoro della Camera dei deputati, Renata Polverini, dal presidente della commissione antimafia dell’Ars, Nello Musumeci, dal presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, dal consigliere comunale di Catania e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – An, Manlio Messina, passando per i segretari confederali Ugl Ezio Favetta ed Ermenegildo Rossi, del presidente dell’Enas – Ugl Stefano Cetica e del segretario territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci. A tenere banco durante la conferenza stampa sono stati i dati forniti dalla società “Eumetra Monterosa” di Renato Mannheimer, riguardanti l’ultimo sondaggio che ha registrato l’intenzione di voto per il No da parte del 56,1 % degli aventi diritto. Unanime il coro degli interventi, che boccia in pieno la riforma voluta dal governo Renzi, poiché non mira a risolvere le problematiche relative al superamento del bicameralismo, non accorcia i tempi sull’approvazione delle leggi, non riduce i costi, mina la rappresentatività dei territori e toglie all’elettore la possibilità di votare i suoi senatori. Per i relatori la modifica della carta costituzionale, che prevede l’abolizione del Cnel, priverà il mondo del lavoro e delle imprese di avere un luogo istituzionale di confronto e di discussione a difesa dell’occupazione. Nel corso del meeting, non sono mancate le critiche al premier Renzi per la campagna referendaria che sta conducendo, intrisa di promesse al vento e piena di bugie. Infine un appello è stato lanciato agli indecisi, che i sondaggi attestano al 34,7 %, che faranno la differenza per dare un forte segnale con il no e bocciare una riforma fatta da pochi e che punta a premiare l’uomo solo al comando. “Diciamo un bel no convinto, perché questo è un pastrocchio che non serve al paese, diciamo no all’uomo solo al comando – dichiara l’onorevole Polverini. Basta alle menzogne che Renzi va dicendo in giro per l’Italia. Per una volta dica la verità, ed il giorno dopo questo referendum faccia un passo in dietro, per il bene della nazione, portandoci a votare con una legge elettorale degna di questo nome”.

Comunicato stampa del 17 Novembre 2016

Domani mattina a Catania la 16^ tappa della mobilitazione nazionale #10milakmperilNo,  con la conferenza stampa  del Comitato “Lavoratori per il No” della Ugl

Si terrà domani, venerdì 18 novembre 2016 alle 11, nella sala “Talia” dell’hotel “Excelsior” di Catania, la 16^ tappa della mobilitazione nazionale #10milakmperilNo. Continua, dunque, il tour del comitato nazionale “Lavoratori per il No” della Ugl, che sta attraversando in lungo e largo la penisola italiana in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. All’incontro con la stampa ed i simpatizzanti del comitato stesso, saranno presenti la presidente del movimento #lavoratoriperilNo Valentina Iori, il segretario generale della Ugl Francesco Paolo Capone, il segretario confederale della Ugl Ezio Favetta, il segretario generale territoriale della Ugl etnea Giovanni Musumeci ed il presidente Enas Ugl Stefano Cetica. Nel corso della conferenza, invece, interverranno, il presidente della commissione regionale antimafia, Nello Musumeci, il presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, il consigliere comunale di Catania e Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – An, Manlio Messina ed il sindaco di Caltagirone, già deputato regionale, Gino Ioppolo, mentre le conclusioni saranno affidate alla vice Presidente della X commissione Lavoro della Camera dei deputati Renata Polverini.

Comunicato stampa del 16 Novembre 2016.1

A Catania la 16^ tappa della mobilitazione nazionale #10milakmperilno, 18 Novembre ore 11, hotel “Mercure Excelsior” piazza Verga

Il Comitato Lavoratori per il NO continua il percorso del NO al referendum il prossimo 18 novembre alle 11 presso l'Hotel Mercure Catania Excelsior in p.zza Verga, 39. La Presidente dei #lavoratoriperilNO, Valentina Iori, aprirà la 16^ tappa dei #10milakmperilNO.

I relatori

Ad affiancarla ci saranno il Segretario generale UGL, Francesco Paolo Capone, il Segretario confederale UGL, Ezio Favetta, il Segretario territoriale UGL Catania, Giovanni Musumeci e il Presidente Enas UGL, Stefano Cetica.

Sarà presente anche la vice Presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, On. Renata Polverini.

A sostegno dell'iniziativa del Comitato Lavoratori per il NO ci saranno anche il deputato A.R.S. - Presidente commissione regionale Antimafia, Nello Musumeci, il deputato A.R.S. - presidente Gruppo parlamentare Forza Italia, Marco Falcone, il Consigliere comunale Catania - Coordinatore provinciale Fratelli d'Italia, Manlio Messina, il sindaco di Caltagirone, già deputato A.R.S., Gino Ioppolo.  

Il comitato nasce

Il 10 ottobre scorso durante la presentazione del Comitato Lavoratori per il NO, nella sala stampa della Camera dei Deputati, il gruppo di lavoratori ha ricevuto l'adesione non solo del sindacato UGL, ma anche il riscontro positivo del capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Renato Brunetta. 

Obiettivo

I #lavoratoriperilNO ribadiranno il loro NO alla riforma costituzionale e le loro motivazioni: il Comitato nasce con lo scopo di dare voce alla classe produttiva del Paese e suscitare un dialogo costruttivo, raccogliendo le istanze del territorio e dei lavoratori, già vessati dalle recenti riforme del governo Renzi e preoccupati per le ripercussioni che questa riforma potrà avere sul mondo del lavoro.

La dichiarazione

In questo senso sono importanti le parole dell’on. Polverini, pronunciate durante il suo intervento alla conferenza di presentazione a Roma: “Tutti i dipendenti pubblici e privati sono molto provati dal Jobs Act, nonostante questo il Comitato Lavoratori per il NO accoglie e raccoglie al suo interno la rappresentanza di tutti quelli che pur oppressi da disoccupazione, contratti non stabili e licenziamenti, riescono con il sorriso ad affrontare la battaglia per il NO”.

Comunicato stampa del 16 Novembre 2016

Proroga contratti dei precari della sanità regionale, Ugl: “Moderato entusiasmo. Mossa astuta con l’arrivo di Renzi, ma che fine faranno le graduatorie? Vogliamo risposte!”

“Accogliamo con moderato entusiasmo l’ennesima proroga dei contratti dei precari della sanità siciliana, ma contemporaneamente chiediamo: quale è, invece, la soluzione per le graduatorie in scadenza?” A porre questo interrogativo sono il coordinatore nazionale del comparto docenza e dirigenza della Ugl università, Raffaele Lanteri, il segretario regionale della Ugl medici Aurelio Guglielmino ed il segretario provinciale della Ugl sanità Carmelo Urzì, all’indomani dell’atteso annuncio dell’assessore regionale della salute Baldo Gucciardi, sul rinnovo dell’accordo con il personale precario, che fino a giugno continuerà ad operare nell’ambito delle strutture sanitarie pubbliche della regione. “Non per spaccare il capello in quattro, ma neanche per accodarci ai toni trionfalistici e tifo da stadio di altre sigle sindacali che hanno da poco scoperto la questione da noi denunciata da mesi, riteniamo invece sia curiosa e singolare la tempistica e la modalità che hanno portato alla diramazione della comunicazione. Da mesi, infatti, ci battiamo per avere risposte da un’amministrazione regionale pachidermica, apprezzando la nascita di comitati e la realizzazione di manifestazioni pacifiche a favore della stabilizzazione di questi lavoratori, che all’improvviso dimentica il suo lento incedere a suon di rinvii e sprinta di colpo in occasione della visita del presidente del consiglio Matteo Renzi in Sicilia. Non possiamo che dare atto, a chi di competenza, dell’astuta mossa che ha ottenuto l’effetto di evitare contestazioni e sit – in, che oltretutto avrebbero rovinato il tour elettorale del premier per la campagna referendaria. Di certo un bello spot per Renzi e compagni – continuano i sindacalisti – che non nasconde però la cruda realtà dei fatti, perché da ieri i precari son ancora più precari! Perché il problema è stato solo rinviato di 7 mesi, mentre non si sa nulla sulla proroga delle graduatorie che scadono il 31 dicembre prossimo, ovvero le liste che dovrebbero garantire l’immissione definitiva in ruolo del personale. La scadenza, infatti, rimetterebbe tutto in discussione perchè i lavoratori, con l’anno nuovo, in un sol colpo si ritroverebbero senza alcun diritto alla stabilizzazione Renzi ha detto che nessuno perderà il proprio diritto in qualità di vincitore di concorso, facendo riferimento alla scuola ed a i suoi precari in corso di assunzione (avremmo voluto sentire anche un accenno alle “cattedre Natta” ed ai 500 super professori che intende assumere a sua discrezione senza passare dai normali concorsi e requisiti). Sembra assurdo come due governi fotocopia, quello nazionale e quello regionale, pur dichiarando di lavorare in sinergia continuano a non trovare una intesa, costringendo medici ormai avanti con l’età a costituirsi in comitati come quello di “Generazione precari Sicilia” che ha pure ricevuto la solidarietà del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed anche il nostro sostegno. E’ ancor più inconcepibile il silenzio tombale del Ministero dell’economia che non risponde su questa delicata questione. Se il ministro non è in condizioni di prendere una posizione, si faccia da parte. Infine – concludono gli esponenti Ugl – da oltre due mesi aspettiamo la nuova bozza del piano sanitario regionale, in sostituzione della prima stesura che aveva lasciato dietro di se più macerie che altro. Cosa c’è dietro a tutto questo temporeggiare? Ci auguriamo soltanto si stia impiegando giornate preziose alla ricerca di una quadratura ottimale e non per continuare a brancolare nel buio. Per questo chiediamo allo stesso presidente Renzi ed agli amministratori regionali di avere più rispetto per chi lavora nel settore e per l’utenza di quella che è la prima forza economica della nostra regione, evitando annunci e illusionismi vari, portando invece soluzioni concrete e fatti reali. Perché fin quando sarà così non ci avranno mai dalla loro parte e saremo in piazza con la gente a reclamare il diritto ad un lavoro stabile e ad una sanità efficiente ed efficace.”  

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