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Comunicato stampa del 7 Ottobre 2016

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Comunicato stampa del 7 Ottobre 2016

Aggressioni al personale sanitario nei pronto soccorso catanesi, Ugl: “Situazione drammatica, lavoratori lasciati abbandonati a se stessi. Ci vuole l’esercito!” 

“Non possiamo più assistere inermi alle continue aggressioni che subiscono, con cadenza quasi quotidiana, i medici e gli operatori dei pronto soccorso di Catania e provincia. Chiederemo, al ministro dell’Interno Angelino Alfano ed alla ministra della Difesa Roberta Pinotti, di poter inviare d’istanza i militari dell’esercito, al fine di istituire un servizio di vigilanza nelle 24 ore in costante contatto con Polizia e Carabinieri. Siamo nel pieno di una situazione drammatica, in cui i lavoratori sono abbandonati a se stessi in luoghi che, anziché di continuare ad essere punto di gestione delle emergenze, sono diventati dei veri e propri campi di guerra. Questo accade perché, oltre alla dilagante intolleranza e mancanza di rispetto, nonché da una crescente voglia di sopraffazione, c’è una evidente carenza di organizzazione dei servizi ospedalieri che provoca insofferenza ed esasperazione negli utenti, che così se la prendono con coloro che di fatto poi si trovano ad affrontare le emergenze. Con una rete di servizi sanitari sottodimensionata rispetto alle esigenze della popolazione residente, più l’assistenza offerta alle centinaia di migranti che sbarcano con frequenza quasi giornaliera nelle nostre coste, i tempi di attesa anche soltanto per una semplice visita diagnostica sono diventati un’eternità. Ne consegue che, spesso, molti utenti si recano al pronto soccorso pretendendo di sostenere il controllo richiesto.

Per non considerare poi le falle che si riscontrano nei sistemi di sicurezza nell’ambito degli edifici, per cui talvolta diventa parecchio facile aggirare gli ostacoli esistenti, che hanno più il sapore del palliativo e non dell’efficace attività di contrasto. E’ l’intero sistema, quindi, ad essersi ammalato di una grave patologia che va curata intanto con azioni di vigilanza più eclatanti e stringenti (riteniamo infatti deboli le proposte di istituire appositi badge e installare qualche videocamera in più, che dopo l’utilizzo dei primi periodi vengono con il tempo lasciate nel dimenticatoio) e con ancora più urgenza attraverso scelte determinate da parte dell’assessorato regionale della Salute, in ordine alla modulazione dei servizi ed all’eliminazione delle vergognose liste d’attesa. Diciamo basta a questo gioco al massacro in cui sono i medici ed i collaboratori sanitari a metterci ogni giorno la faccia, ma anche l’incolumità fisica. Dopo la campagna “strade sicure” adesso è l’ora dell’iniziativa “pronto soccorso sicuri”, per garantire il diritto all’assistenza a chi ne ha davvero bisogno e consentire agli operatori di non lavorare più nel continuo terrore.” Lo dichiarano il segretario generale della Ugl di Catania Giovanni Musumeci ed il segretario provinciale della Ugl Sanità Carmelo Urzì.  

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